In una polemica quanto inopportuna intervista rilasciata ad “Agrigento Notizie”, il deputato regionale Michele Catanzaro attacca in modo grossolano e alquanto aggressivo il gruppo dirigente del circolo “Vittoria Giunti” del Partito Democratico di Agrigento, accusato di “un andazzo del tutto negativo”, di “non aver messo su una proposta che aggreghi”, di essere responsabile del “buio totale”. Additati i cattivi, conclude poi con l’elenco dei buoni compagni (naturalmente quelli della sua corrente o vicini ai suoi desiderata).

Non è la prima volta che il “deputato di riferimento della provincia di Agrigento” (così ama definirsi) si lancia in attacchi di questo tenore. Lo aveva già fatto l’estate scorsa, quando, in piena crisi idrica, aveva telefonato al prefetto per attaccare il segretario del circolo, reo di aver espresso solidarietà al segretario provinciale della CGIL e al responsabile del Cartello Sociale di Agrigento don Mario Sorce, ingiustamente accusati di sobillare la folla (in realtà è grazie all’impegno dei sindacati e della chiesa che si è riusciti a contenere la rabbia popolare per la carenza d’acqua) (https://www.facebook.com/1829583152/posts/pfbid0p8TqJuXm96HmTVX5hu98mbccUzg7DUzzLf6gBrXXX6rGpP9ivnn3YrdXaUwNA11ql/?)
L’on. Catanzaro non è mai stato vicino al circolo di Agrigento e, pur essendo stato invitato in diverse occasioni a riunioni di circolo ed iniziative pubbliche, non ha ritenuto di dover partecipare. Pertanto, ha poca conoscenza della nostra attività. Quindi, per renderlo edotto, farò un excursus sintetico del lavoro posto in essere dal nostro circolo nei quasi due anni trascorsi dalla sua rifondazione, dopo un’assenza pluriennale dalla scena politica della città.
Ma prima, una precisazione. L’attuale gruppo dirigente è stato eletto il 15 luglio del 2023 e una buona parte dei componenti – tra questi anche il sottoscritto – sono nuovi iscritti al partito, spinti all’adesione dopo il congresso nazionale di svolta che ha portato Elly Schlein alla segreteria nazionale. Di conseguenza, ogni addebito relativo alla mancanza della lista del partito alle elezioni amministrative del 2021 e all’assenza dall’attuale consiglio comunale, non è pertinente. Nel 2021, invece, c’erano nel partito Michele Catanzaro (anche allora “deputato di riferimento….”) e diversi iscritti della sua corrente, in posizione apicale. A loro sì che andrebbe chiesto conto del fallimento di quelle elezioni.

Detto questo, come sfogliando un diario, vorrei ripercorrere le tappe che hanno visto impegnato il nostro circolo, guidato dall’attuale gruppo dirigente, in una serie di iniziative che hanno ridato voce, visibilità e prospettiva politica al PD agrigentino.
– Il primo atto del nuovo gruppo dirigente è stato rappresentato da una presa di posizione, a marcare la discontinuità con il passato, contro la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di AICA (appoggiato con decisione dall’on. Catanzaro) che ha portato alla nomina a presidente di Settimio Cantone (già grande elettore dell’on. Catanzaro in occasione della sua prima esperienza di candidato alle elezioni regionali). Avevamo visto giusto. Cantone si è rivelato un manager incompetente e portatore di interessi riconducibili ai padrini politici che lo hanno nominato. Si è ingloriosamente dimesso da poco, dopo una gestione disastrosa.
– Segue la richiesta di dimissioni dell’assessore comunale Marco Vullo per la vicenda dell’acquisto dei suv con fondi destinati ad attività didattiche per i bambini. Dopo pochi mesi, una sentenza della Corte dei conti condannerà i funzionari responsabili per danno erariale.
– Nel mese di agosto del 2023 è la volta della denuncia documentata sulla perdita dei finanziamenti di circa 12 milioni di euro per il progetto di recupero del quartiere Ravanusella, a causa della prolungata inattività dell’amministrazione comunale.
– Nel settembre si tiene ad Agrigento la Festa regionale dell’Unità all’interno della quale Maria Serena Rizzo e il segretario del circolo animano rispettivamente i dibattiti sui beni culturali e sul sacco di Agrigento e la frana del ’66.
– Viene redatto, sempre nel mese di settembre, il rapporto del circolo sulla gestione del servizio di nettezza urbana, con la preziosa collaborazione di Tano Alletto. L’iniziativa vedrà il lancio di una petizione cittadina (le 10 domande al sindaco) che raccoglierà centinaia di firme; un convegno con la partecipazione di Giovanna Iacono (Michele Catanzaro pur invitato non ha partecipato); un incontro con il sindaco per presentare le risultanze della nostra indagine e impegnare l’amministrazione alle necessarie contromisure. Questa iniziativa contribuirà a far revocare una delibera di giunta che regalava alla ditta incaricata 25.000 euro per il lavaggio (già compreso in capitolato) del Viale della Vittoria.
– Nell’ottobre del 2023 ci siamo occupati del vergognoso tentativo di speculazione riguardante l’appalto del servizio di parcheggi a pagamento: un affare da 4/5 milioni di euro l’anno. Il circolo ha promosso una raccolta di firme, coinvolgendo diverse associazioni, che è stata consegnata al Presidente del consiglio comunale, per la discussione in aula consiliare. L’iter dell’appalto è stato bloccato e non sembra possa essere riavviato.
– Nel novembre 2023 è la volta della “Biblioteca Utriana”: il tentativo osceno (non ancora scongiurato) di intestare nel cuore della valle dei templi, a due passi dal giardino dei giusti, una biblioteca al condannato per mafia Marcello dell’Utri. Grazie alla deputata Valentina Chinnici, il partito presenterà una interrogazione all’assessore regionale alla cultura che, dopo sei mesi, dichiarerà nella risposta che non sussistono le condizioni per l’intestazione della biblioteca all’ex senatore Dell’Utri.
– Nel dicembre del 2023, attraverso una serie di interventi documenti ed interviste televisive, abbiamo affrontato in un convegno il tema di “Agrigento capitale della cultura 2025”, mettendo a confronto la situazione agrigentina con quella dell’esperienza palermitana del 2018. Per l’occasione ha partecipato al nostro convegno la deputata palermitana Valentina Chinnici (oggi vicesegretaria regionale del partito).

– Tra dicembre e gennaio 2024 l’impegno è stato rivolto allo scempio della Villa del Sole. La vicenda si snoderà in diversi momenti (documenti, volantinaggi, manifestazioni davanti la villa) che culmineranno in un convegno a cui parteciperanno anche Tano Siracusa, con un filmato sul Parco dell’Addolorata, ed il prof. Elio Di Bella, che con foto e ricordi tratterà della Villa Garibaldi, distrutta nel secondo dopoguerra.
– A marzo scoppia il caso di “Tano Gnam Gnam”, che scoperchia il “Sistema Agrigento”: un mondo di affarismo, corruzione e scambio politico-elettorale. Il circolo chiede le dimissioni del sindaco e partecipa alla manifestazione, indetta con le associazioni cittadine, per riaffermare il bisogno di legalità e trasparenza. Sulla vicenda, è stata redatta anche una interrogazione, presentata dal gruppo parlamentare all’ARS, per chiedere una ispezione amministrativa al comune di Agrigento.
– Il 13 aprile 2024 con l’iniziativa “Le sfide della sinistra ad Agrigento”, ospitiamo con grande piacere Gianni Cuperlo. Un grande momento di discussione con l’intervento della deputazione locale del partito e di personalità esterne che animeranno il dibattito: tra tutti l’ammiraglio Vittorio Alessandro, che tratterà i temi dell’immigrazione e dell’integrazione dei disperati che arrivano dalla sponda sud del Mediterraneo.
– Il 2 maggio 2024 si tiene la conferenza pubblica sul tema della costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle, un’occasione per chiarire definitivamente la posizione contraria del partito. Parteciperanno all’incontro l’europarlamentare Pietro Bartolo, il responsabile siciliano del dipartimento economia del partito Franco Piro, l’on. Giovanna Iacono ed il chimico Eugenio Cottone. (l’on. Catanzaro, anche in questa occasione invitato, non è intervenuto. E dire che la sua partecipazione sarebbe stata quanto mai opportuna, visto che si espresso in più occasioni a favore della costruzione del rigassificatore, contro la linea del partito)
– Dal mese di maggio del 2024, anche alle prese con la crisi idrica, il circolo sarà presente con diversi documenti, partecipando alle grandi manifestazioni di piazza indette dal comitato Vogliamolacqua, e con l’intervento del segretario al consiglio comunale aperto. È da rimarcare su questo tema la presa di posizione a difesa del segretario della CGIL Alfonso Buscemi e di don Mario Sorce, inopportunamente oggetto di critiche da parte del prefetto di Agrigento. La nostra attività ha visto anche l’organizzazione di un dibattito pubblico con la partecipazione del sen. Antonio Nicita, vicecapogruppo al senato, di Cleo Li Calzi della segreteria regionale e la deputata Giovanna Iacono.
– Nei mesi di luglio agosto e settembre, dopo la costituzione per iniziativa del PD agrigentino del comitato cittadino per il referendum sull’autonomia differenziata, l’impegno prevalente è stato quello della raccolta delle firme. In diverse occasioni abbiamo raccolto più di 600 firme, su un totale complessivo della città di circa 1.000 sottoscrizioni.
– Tra settembre ed ottobre ci siamo occupati della salvaguardia e recupero del Parco dell’Addolorata. Dopo un incontro con diverse associazioni, abbiamo dato vita ad una petizione on-line, successivamente presentata al sindaco Miccichè e, grazie all’intervento della deputata Valentina Chinnici, all’assessore regionale al territorio Giusy Savarino, che ha promesso l’interessamento dell’azienda foreste di Agrigento.
– Nel novembre del 2024 il tema su cui si è impegnato maggiormente il circolo è stato quello della sanità. Abbiamo inviato una lettera pubblica al Direttore Generale dell’ASP, evidenziando le piaghe più gravi della gestione del servizio sanitario. Un successivo incontro con la direzione sanitaria ci ha permesso di ribadire le nostre critiche e di acquisire una serie di impegni da parte dei dirigenti della sanità locale, che verificheremo nei prossimi mesi.
– È del 23 novembre 2024 l’organizzazione di un convegno sull’autonomia differenziata con la partecipazione di Peppe Provenzano della segreteria nazionale, dell’on. Giovanna Iacono, del segretario dell’Arci Sicilia Giuseppe Montemagno, di Franco Gamgemi della segreteria provinciale della CGIL e dell’attuale segretario provinciale del PD Francesco Cacciatore.

– I mesi più vicini vedono il circolo impegnato nella costruzione dell’area progressista. Abbiamo chiamato a raccolta partiti e associazioni, creando uno schieramento vasto che vede la partecipazione a fianco del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, dell’Alleanza Verdi Sinistra, di Italia Viva, di Controcorrente – Restare per Cambiare, Legambiente, ARCI, CONALPA, Agrigento in comune, Agrigento Punto e a Capo, Laici Comboniani, Associazione Adila. L’obiettivo, come abbiamo chiarito nel corso della presentazione dell’alleanza il 1° marzo scorso in occasione di un convegno pubblico, è quello di mobilitare forze associative e singole personalità in grado di apportare un contributo alla definizione di un programma di governo della città alternativo alla malamministrazione del centrodestra. Per l’occasione abbiamo coinvolto tra gli altri Sergio Lima della segreteria regionale del partito, l’on. Giovanna Iacono, l’on. Ida Carmina del M5S, Antonella Ingianni della segreteria regionale di AVS. Il programma è quasi pronto e nelle prossime settimane discuteremo nel partito e con gli alleati della squadra di governo e delle liste.
In mezzo a queste iniziative, poi, ci stanno una serie di interventi con comunicati stampa dedicati ai temi di stretta attualità: i ritardi della fondazione per Agrigento capitale della cultura; la nuova ondata di cementificazione delle zone di Cannatello e Zingarello; il balletto sulla revoca e riproposizione della stessa identica giunta comunale; il commissariamento del bilancio comunale; la polemica con Fratelli d’Italia sull’elenco dei “teatri storici”; il taglio dei contributi comunali al piano educativo dei ragazzi disabili; l’inchiesta “mazzette e appalti” che ha scoperchiato il verminaio della corruzione e dell’affarismo, ad altro ancora.
L’insieme di queste attività penso diano bene l’idea di un collettivo che ha lavorato (coinvolgendo la deputazione locale, dirigenti regionali e nazionali del nostro e di altri partiti, intellettuali e tecnici esterni al PD, associazioni ambientaliste e culturali) per restituire visibilità al partito e alla sua proposta politica.
Si tratta di un lavoro che, naturalmente, è facilmente reperibile, anche da parte dell’on. Catanzaro, tramite una semplice ricerca su Google.
In realtà, ritengo che il nostro “deputato di riferimento…” sia bene a conoscenza delle nostre attività. E allora perché questo attacco sconsiderato? Di sicuro, la componente più attiva del gruppo dirigente del circolo di Agrigento non piace al deputato, che in questi anni si è distinto in iniziative che noi non abbiamo apprezzato. Per esempio: il feeling con Cateno De Luca, coltivato al di fuori dalle decisioni degli organi statutari del partito, in primis la segreteria regionale; gli accordi in ARS per le mance dei deputati; le vicende relative alle assunzioni all’Istituto zooprofilattico regionale, mai chiarite; la nomina del CdA dell’AICA; l’accordo con l’on. Roberto Di Mauro di Grande Sicilia e l’on. Riccardo Gallo di Forza Italia per le elezioni provinciali di Agrigento. Poi, probabilmente, egli non apprezza il nostro lavoro per la costruzione dell’Area Progressista ad Agrigento, ma pensa ad altre alleanze a lui più congeniali (magari come quella delle recenti elezioni provinciali?).
L’attacco del deputato Catanzaro, comunque, è infondato e grossolano. Talmente grossolano che, probabilmente, avrebbe meritato una risposta più succinta, direi esilarante, tratta dal repertorio del grande Totò, che in uno dei suoi film, in seguito ad una considerazione pretenziosa e inopportuna del suo interlocutore, il mitico onorevole Cosimo Trombetta, si limitò ad esclamare la frase iconica: ma mi faccia il piacere, accompagnata da gesti eloquenti che tutti ricordiamo.
Nino Cuffaro
Segretario del circolo “Vittoria Giunti” di Agrigento