a cura di Arianna Aloisi

Giuseppe Agozzino, tecnica mista

Pink Floyd. Evito superflue presentazioni . Il brano, Confortably Numb, molto conosciuto, e amato e odiato in medesima misura, é contenuto nel famosissimo album The Wall uscito nel 1979. Pare sia stato ispirato da una esperienza vissuta da Roger Waters che, a seguito dell’uso di un farmaco per curare un’epatite, rimase per qualche tempo, in uno stato di catatonica alienazione. Pezzo unico, indimenticabile e di grande successo, anche senza una approfondita analisi musicale e del testo, arriva in maniera fortissima già al primo ascolto e al suo interno, dei veri e propri colpi di genio. Un esempio: l’urlo che accompagna l’inizio della seconda strofa, ” There’ll be no more aaaaaaaaah!” è prodigioso e più o meno inconsciamente, rimane inciso nella memoria di chiunque, quasi fosse un proprio urlo, espresso o pensato. L’assolo di Gilmour poi, a conclusione del brano, è anch’esso un grido, un urlo; da qui, la definizione di “chitarra urlante”.

Hello?/ Is there anybody in there?/ Just nod if you can hear me. Pronto?/ C’è qualcuno qui?/ C’è qualcuno qui?/ Annuisci se mi senti.

There anyone at home?/ Come on, now,/ I hear you’re feeling down. C’è qualcuno a casa?/ Vieni, ora,/ Ho sentito che ti senti giù.

Well I can ease your pain/ Get you on your feet again./ Relax Io posso alleviare il tuo dolore/ Rimetterti in piedi./ Riposa

I’ll need some information first./ Just the basic facts. Avrò bisogno di alcune informazioni prima/ Solo i fatti più importanti.

Can you show me where it hurts?/ There is no pain you are receding. Puoi farmi vedere dove hai dolore?/Non c’è alcun dolore, ti stai allontanando.

A distant ship, smoke on the horizon./ You are only coming through in waves. Una nave distante, fumo all’orizzonte./ Stai solo attraversando le onde.

Your lips move but I can’t hear what you’re saying. Le tue labbra si muovono ma non riesco a sentire cosa dici.

When I was a child I had a fever/My hands felt just like two balloons. Quando ero bambino avevo una febbre/ Sentivo le mani come due palloni.

Now I’ve got that feeling once again/ I can’t explain you would not understand. Adesso ho quella sensazione ancora una volta/ Non posso spiegarti non capiresti.

This is not how I am./ I have become comfortably numb. Questo non sono io/ Sono diventato piacevolmente insensibile.

I Pink Floyd, per raccontare anche attraverso le immagini, questo “Muro”, questa storia, si affidarono al fumettista satirico inglese Gerald Scarfe, personaggio “contro” che usava il disegno come arma di ribellione al sistema principalmente scolastico, e alla guerra; temi cari a Waters. I suoi personaggi, anche grazie ad un vero e proprio studio dell’anatomia, venivano storpiati ad arte, assumendo così, un carattere fortemente grottesco che ben si addiceva ad accompagnare l’album “The Wall”. “The Wall” diventerà anche un film il cui protagonista si chiamerà Pink. Pink è un personaggio che ha vissuto un’esperienza che ha riguardato o potrebbe riguardare ognuno di noi. Quella dell’alienazione. Per questo motivo, si costruisce un muro a riparo da tutto, dalle paure proprie e da quelle provocate dagli altri, dalla società. Sarà poi la voce della propria coscienza che permetterà di sconfinare, abbattendo il muro e rendendolo libero. E in attesa che tutti i muri, immateriali e interni, materiali ed esterni, vengano abbattuti, vi auguro un buon ascolto e una buona visione. https://youtu.be/-xtzyyEVc-o

Di Bac Bac