di Alfonso Lentini

1. Da quando siamo entrati in guerra le bombe cadute sul nostro tetto non esplodono, penzolano dal soffitto come grosse mammelle, non esplodono; e questo è terribile.


2. Non vola foglia. Questo è terribile.

3. I comunicati stampa parlano lingue strane che neanche Google sa decifrare.

4. Da quando siamo entrati in guerra, invasi e invasori si sono mescolati al punto che non è più possibile distinguerli. Tutti grondano dolcissimo sangue dal naso e chiedono pietà. Mangiano lumache rancide, bevono succo di lucertola. Formano un unico grumo solidale, un agglomerato simile a una massa fecale molto compatta. Invasori e invasi indossano la stessa divisa e hanno tutti occhi azzurri. Zoppicano alla stessa maniera, pronti all’attacco.

5. Il nostro soffitto ormai è pieno di bombe penzolanti. Sembrano nidi di pipistrello o di calabrone. Penzolano ma non scoppiano. Un generale in alta uniforme si è impossessato del mio letto, si è infilato sotto le coperte, ma non dorme.

6. Femmine, maschi, esseri di ogni sesso possibile portano nomi inverosimili, palesemente falsi, inventati. Questo è terribile.

7. Infermiere, nelle loro graziose tutine in goretex fuxia, si danno da fare insieme a farmacisti alati. Qualche sacerdote di qualche improvvisata religione improvvisa processioni e cerca di consolare i passanti.

8. Da quando siamo entrati in guerra i bambini non credono più alle fandonie dei grandi, ma li imitano. Sono pronti all’attacco, ma ridono. Spruzzano fango negli occhi degli adulti. Non credono nella Storia e zac scappano via, subito a nascondersi dietro la porta.

9. Le mani dell’abete sono piene di ferite. Sabato si parte. Addio. Questo è terribile.

Di Bac Bac