“Perché ho scelto Fusaro come assessore? Perché ha scritto tanti libri, è un uomo di cultura, mi parla di Empedocle, Pirandello, della Magna Grecia, delle Panatenee…Avevo bisogno di un uomo di cultura…”  Franco Miccichè, medico, candidato a sindaco di Agrigento, non sembra imbarazzato dalla scelta del leader dei “No vax”, destinato – se eletto – ad entrare nella squadra di governo. Medico, dunque, e  impegnato sul fronte della assistenza pubblica agli immigrati. Lui nel governo della città ci fu come assessore, poi lasciò. Al confronto con Bac Bac, Miccichè è subito portato ad esprimersi su due temi cari all’idea di città del futuro che ha l’associazione: mobilità e Parco Icori. Nelle  risposte ,come aveva anticipato ad apertura di confronto, Miccichè chiede il contributo di esperti che lo hanno accompagnato. Miccichè si dichiara distante dalla politica, anche se le cronache di questa competizione lo danno come espressione   di un potente politico locale, Di Mauro. Aiutato dai suoi esperti, Miccichè dice la sua sui trasporti, su un servizio di bus che non può restare quello che è, incapace di servire periferie e  frazioni come Montaperto e Giardina Gallotti, soprattutto guardando alle esigenze degli studenti. Sviluppo dei mezzi elettrici, dice Miccichè, che insiste sulla necessità di completare un paio di parcheggi, lavori avviati, costati tanto, e mai completati. Si fa notare da alcuni la necessità di un’idea coerente di centro storico, un’area urbana che per liberarsi dalle automobili non dovrebbe ospitare al suo interno alcun parcheggio, per esempio quello di via Gioeni. Altri suggeriscono che all’interno del centro storico la mobilità potrebbe essere garantita da un servizio di taxi leggeri, a tre ruote, economico e veloce, dalle scale mobili, dalla diffusione di nuovi mezzi di trasporto personali, leggeri ed ecologici come le biciclette elettriche. Pedonalizzazione? Si certo, dice Miccichè, andando per gradi, pensando anche alle zone ZTL, aree a traffico limitato. Sul Parco Icori  concorda che  non può andare perduto. Il problema è come procedere. In attesa dei tanti soldi che occorrono per un completo recupero del parco, Miccichè ritiene utile procedere per piccoli passi col coinvolgimento di più soggetti. Il tema dominante restano i soldi, quelli che occorrono per avviare i progetti, quelli che si hanno in cassa, i debiti. Un suo esperto entra nel dettaglio, si fanno i conti in tasca all’amministrazione Firetto, si contestano quelli fatti recentemente dell’attuale sindaco:”Non si possono spendere i soldi che non si hanno”, i nodi verrebbero al pettine.  Sul tema scottante dei rifiuti, per Miccichè si dovrebbe partire dalla lotta all’abusivismo, avviando un censimento, pensando a nuove forme di raccolta, accanto alla differenziata. Parla dei cassonetti a scomparsa, metodo usato in tante altre città, in Toscana. Viene posto il tema di un più chiaro rapporto tra Amministrazione e cittadinanza, la necessità di una tangibile trasparenza dell’attività di governo. Miccichè concorda, indicando come campo prioritario il delicato tema del bilancio. “Non sono un politico – ripete – ma un ottimo organizzatore, porterò questa mia esperienza alla guida di una squadra di governo”. E riferisce di un caso, una richiesta di collaborazione politica con un sostanzioso pacchetto di voti in cambio di una contropartita personale, da lui rifiutata. Nel video il passaggio sull’episodio.

Di Bac Bac