di Tano Siracusa

E’ stato un tramonto speciale quello di domenica a Santa Croce. Giandomenico Vivacqua ha letto alcune pagine da Rabaté di Settimio Biondi. Quei luoghi disabitati e scenografici dove qualche decina di persone si ritrovava e si spaesava, sono tornati a rivivere attraverso le parole di Settimio Biondi, uno dei più grandi scrittori agrigentini di sempre. E Settimio è venuto ad ascoltare, attentissimo, forse commosso, le sue parole scritte una ventina di anni fa.

Poi Sandro Sciarratta ha suonato con il suo magico contrabbasso ‘preparato’ un brano tratto dal prossimo lavoro, S.O.L.O., e dedicato a un amico musicista scomparso a dicembre, Lelio Giannetto. Un brano struggente che sembrava un omaggio al tramonto in controluce e un commento al tramontare.

Un’assemblea spontanea di cittadini l’ha definita Giandomenico, un’assemblea che tornerà a Parco Icori la prossima settimana. Con altre voci e suoni, sul confine indeciso fra passato e presente.

Di Bac Bac